Caro Giancarlo,
non so cosa ti sia passato nella testa in tutti questi anni. Certamente il tuo talento e l'amore per Firenze resteranno imperituri anche nelle future generazioni ma qualche neo nel tuo percorso post calcistico inizia ad avere un qualche peso.
Dopo le tue dimissioni crepuscolari nell'era Cecchi Gori in più di una circostanza sei apparso come un pesce fuor d'acqua incapace di far pesare la tua voce oltre che le tue idee. Sarà per quel tuo incespicare sulle parole o per quella costante esigenza di dire delle banalità per non scomodare l'altrui sensibilità fatto sta che dopo anni di presentazioni soporifere infine hai tirato fuori un po' di carattere ritenendoti danneggiato nel sovrintendere il settore giovanile.
Con un minimo di lungimiranza, tenuto conto dell'avvento del Viola Park, avresti dovuto ritenerti promosso e gratificato di proiettare la Fiorentina nel futuro e tu assieme a lei. Non hai compreso le vacche magre che stavano arrivando e ti sei dimenticato che il talento si coltiva anche nascendo a Marsciano come Fiesole o Poggio a Caiano.
Negli anni più volte le tue opinioni sono passate attraverso le parole di Rita che si è caricata di pesi non suoi solo per difenderti.
Ultimamente pure tuo figlio si è speso per la tua causa con il chiaro intento di metterti dietro la piazza e colpire la società. Aizzare i tifosi contro la società peraltro non è cosa nuova dalle tue parti anche se hai sempre soppesato il tutto per non perdere ogni diritto al "ritorno" così come le maree muovono alla spiaggia in ciclico andare e venire.
Tutto sommato potevi avere le tue ragioni per aver rinunciato alla presenza al Viola Park. L'avrebbe capito chiunque ed il silenzio dietro al quale ti eri trincerato aveva fatto capire molto bene ma poi è arrivata la vanità a tradire ogni intenzione e ti sei perso in una dichiarazione puerile che non ti rende onore ma che mostra una volta in più che spesso pensi che tutto ti sia dovuto per i tuoi trascorsi.
Non nasconderti dietro la piazza. Meritiamo di più pur nell'infinito affetto che nutriamo per te.
Giancarlo Antognoni ha scritto:
“L'invito mi è arrivato, però era un po' ambiguo. Non c'erano nome, cognome, indirizzo, insomma mi sembrava un po' forzato. Ci fosse stato scritto ‘Gentilissimo signor Giancarlo Antognoni’ lo avrei accettato, invece c'era scritto solo ‘gentilissimo’, senza nome, come se non fosse per me”.
Tuttavia qua si crea un archivio "storico" condiviso che nessun WA potrà mai sostituire.
GigliatoGio 23 Nov 2023, 5:30 pm